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Parchitelli: Nessuno spazio comunale è inutilizzato

Sembra essere una delle necessità principali per le realtà associative (e non solo), quella di poter usufruire degli spazi comunali dove poter svolgere le proprie attività. Negli ultimi mesi, in particolar modo, sono state diverse le associazioni che hanno espresso la loro amarezza nei confronti dell’amministrazione "colpevole" di non concedere gli spazi comunali che, ad oggi, risultano inutilizzati e lasciati in stato di abbandono ma che potrebbero essere condivisi e gestiti anche da più realtà del terzo settore. 

A tal proposito abbiamo intervistato l'assessore al Patrimonio, Lucia Parchitelli, per capire se vi sono o meno locali comunali che potrebbero essere messi a disposizione delle associazioni.

Assessore, saprebbe dirci quanti sono i locali comunali inutilizzati e il motivo per il quale non vengono messi a bando o concessi alle associazioni?

"Non vi sono locali comunali inutilizzati. Alcuni sono stati già assegnati con bando e si sta completando l’iter per l’avvio formale del progetto di gestione (Centro per la Legalità); altri sono oggetto di lavori per cui questa amministrazione si è aggiudicata un finanziamento (Laboratori Urbani); per altri sta per essere pubblicato il bando per la gestione (MU.RA.); e stiamo per inaugurare anche le strutture che rientrano nel progetto Museo Diffuso. Voglio precisare che in nessun caso trattasi di locali che è possibile concedere a singole associazioni come sedi, bensì di strutture legate ad una progettualità. Con ciò voglio dire che i gestori dovranno essere non solo in grado di proporre un progetto di gestione coerente con gli obiettivi dei finanziamenti ottenuti per realizzare o ristrutturare questi spazi, ma anche di fare rete e attrarre le risorse economiche necessarie all’attuazione delle attività previste"

Paradossalmente alcuni locali concessi non vengono utilizzati.

"Non mi risulta vi siano spazi comunali concessi e non utilizzati. Se ci riferiamo al Centro per la Legalità, come detto, si sta completando l’iter per l’avvio della gestione"

Cosa si sente di dire alle associazioni che continuano a chiedere degli spazi dove poter svolgere le proprie attività?

"Più d’una volta questa Amministrazione, con l’assessorato alle Politiche Giovanili, ha offerto momenti di informazione e formazione indirizzati in particolar modo alle associazioni e ai giovani, per fornire a quanti più soggetti possibile gli strumenti necessari a trasformare una semplice idea in un progetto valido. Alle associazioni sento di dire che devono imparare (come alcune di loro già fanno) a progettare, a ripensare le proprie attività come se fossero tante piccole imprese culturali che devono trovare la strada non solo per gestire uno spazio in modo tale che questo possa offrire servizi di qualità a tutta la comunità, ma anche per autosostenersi. Siamo stati abituati per lungo tempo a ragionare sulla base dei piccoli contributi per realizzare piccole attività o eventi; io credo che possiamo aspirare a qualcosa di molto più articolato e importante. Se ci guardiamo attorno, troviamo tante realtà che hanno fatto di questo un lavoro. Non vedo perché qui non debba essere possibile fare altrettanto. E infine vorrei invitare al lavoro in rete, ad utilizzare gli spazi di partecipazione come luoghi di scambio di competenze e, appunto, di progettualità. Una comunità cresce solo se si è in grado di crescere insieme; se siamo in grado di far annegare i nostri tanti piccoli io in un grande noi".

E' proprio vero che una comunità cresce solo se si è in grado di crescere insieme; in questo senso le associazioni fanno del loro meglio ma una mano dalla politica potrebbe tornare utile.

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02 maggio 2017

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